Uso del MAP per anziani

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Sintesi della ricerca - quarta parte

© Institut.O d.o.o., Koper 2012

(Istituto O, S.r.l., Capodistria, Slovenia 2012)

Dott. Iztok Ostan

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Poco prima del primo novembre del 2004 ho visitato una mia parente di 95 anni. Era così debole che le tremavano le mani e il mento. Ha detto che questa volta non ce la fa a visitare la tomba del marito defunto, ma quando l'abbiamo invitata da noi ha accettato più come un addio che ha sussurrato lei stessa che non con la speranza di star meglio. Tuttavia, in due
settimane che ha assunto gli aminoacidi essenziali del MAP e succhi freschi si è tanto rinforzata da trovare la forza di leggere un libro e alla fine è venuta con noi a visitare le tombe dei nostri cari e anche a fare una gita al Monte Santo (Sveta gora) dove da tempo ama andare. Ogni volta che l’abbiamo portata da noi per due o tre settimane, ha recuperato con l’uso del MAP.

Questa nostra esperienza non è stata casuale. I gruppi di persone sane a cui i medici raccomandano il MAP sono in particolare gli anziani, donne incinte, bambini, sportivi e dilettanti, vegetariani e le persone in cura dimagrante. 

Anziani

Il prof. Sanseverino dell'Università di Bologna ha condotto un esperimento clinico di due mesi sugli effetti del MAP nelle persone anziane. Hanno partecipato 20 persone di età compresa tra i 65 e i 92 anni. Questi individui erano generalmente deboli, il 65% non poteva per più di 2 minuti eseguire la prova di camminata sul tapis roulant. Molti a causa di una scarsa mobilità erano già da tempo costretti a stare solo nell’appartamento.

Il primo mese assumevano 6-8 compresse di MAP al giorno, il secondo mese invece 3-4. Per una migliore assimilazione, che negli anziani è ridotta, hanno suddiviso la dose giornaliera di MAP in due porzioni (il mattino e a mezzogiorno). Due volte alla settimana hanno aumentato un po’ di più l'attività fisica con la camminata. Durante il periodo dell’esperimento è aumentato a tutti il tono muscolare. Allo stesso modo tutti hanno migliorato notevolmente le loro capacità fisiche. All'inizio erano in grado in media di eseguire soli 2,6 minuti di camminata sul tapis roulant, dopo due mesi invece raggiungevano gli 11,4 minuti ossia il 4,3 in più. (Riva Sanseverino1999:17-19).

Con l'invecchiamento il numero di cellule nel nostro corpo diminuisce. Un settantenne sano ha nei reni solo dal 25% al 33% delle cellule rispetto a quando aveva 35 anni. Anche se i suoi reni sono sani, questa sua "pompa" secerne i rifiuti tossici tre o quattro volte meno rispetto a prima. Il dott. Minkoff constata che "un settantenne medio riesce a conservare solo il 30% della funzione renale di quando era giovane" (Minkof 2006a). Il corpo utilizza un sacco di energia e di tempo per svolgere l’eliminazione dei rifiuti che si formano durante il metabolismo delle proteine, e quindi la formazione di proteine ​​proprie (anabolismo) è meno efficiente e più lenta.

Nel corso degli anni si forma un altro problema di cui il dott. Minkoff tratta nei suoi articoli.

Dopo i 45 anni la nostra digestione inizia notevolmente a cambiare. "Quando le persone entrano nella loro mezza età, la quantità di acido muriatico nello stomaco (che ha la funzione di attivare l'enzima pepsina il cui compito è la digestione delle proteine) si riduce della metà del livello normale" (Minkoff 2006b). Ciò significa che una grande parte delle proteine ingerite a questa età non viene utilizzata e il corpo la espelle con le feci.

Per ciò gli anziani evitano spontaneamente cibi ricchi di proteine ​​che producono molte sostanze di scarto; ma ciò nonostante, la loro efficienza metabolica è inferiore rispetto a quando erano giovani. Per questa ragione la maggior parte degli anziani è denutrita, anche se non hanno carenze alimentari.

Le conseguenze della malnutrizione, in particolare negli anziani, sono numerose. All’inizio tali conseguenze si verificano sulle parti meno importanti del corpo (diminuzione della massa muscolare, peggioramento della qualità dei denti, dei capelli, delle unghie e della pelle) in quanto il corpo debilitato concentra i micronutrienti principalmente per l’alimentazione e per la rigenerazione degli organi vitali. In seguito si indeboliscono anche questi.

Finora è risultato difficile rigenerare la capacità vitale degli anziani proprio a causa della difficoltà del metabolismo degli alimenti proteici. Il professor Sanseverino afferma che il MAP può aprire nuove opportunità in geriatria aiutando il metabolismo e l’organo escretore. Il dott. David Minkoff sostiene che solo tramite l'uso di questi preparati è stato possibile determinare in che modo l’organismo di un uomo anziano senta il bisogno di proteine. Ha notato ciò nella sua pratica clinica, soprattutto nelle donne con problemi di menopausa (vampate di calore, sudorazioni notturne, insonnia, umore altalenante, stanchezza, assottigliamento dei capelli e fragilità delle unghie). Fino a poco tempo fa si riteneva che si trattasse di una normale conseguenza dell'invecchiamento. Oggi è invece chiaro che questi problemi sono causati da malnutrizione proteica che non può essere corretta con una normale alimentazione proteica ma solo con il MAP (Minkoff 2006c).

Il pericolo più grande è che in età matura possiamo cadere nel circolo vizioso del metabolismo delle proteine​​. Poiché sono difficili da digerire, nel corpo ci sono troppo pochi ormoni (ossia le proteine​​). Vi è anche una carenza di enzimi diversi e perciò la digestione di tutti gli alimenti, comprese le proteine, peggiora; dunque si diventa lentamente sempre più malnutriti. Sembra che il MAP possa aiutare ad uscire fuori da questo circolo vizioso.

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Contatto:

Per ordinare i flaconi di MAP (120 compresse) rivolgiti al tuo MAP distributore: Marina Butala, presidente dell'associazione Artara, sezione per la promozione della salute naturale. Sede dell'associazione: Cesta na Markovec 57, 6000 Koper, Slovenia

E-Mail: marina.butala@gmail.com, No.tel.:  00386-31-563761

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